di G.D. Amendolara
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Storia inserita in archivio > Storia Politica
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Questa che state per leggere, è un esclusiva di
Chiaromonte e le sue Storie
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Se non l'hai letta, ti consiglio di consultare la prima parte
Arturo Costanza, al centro. |
Finita la guerra si tornò alla normalità più veloce del previsto, con lo scenario politico in un contesto ben diverso da quello lasciato nel 1923.
La nascente alleanza liberale guidata da Arturo Costanza approfittò del tracollo storico dei socialisti, sconfiggendo loro, guidati da Arnaldo Spaltro, e altre due liste alle amministrative del 1947.
Scheda elettorale del 1947 |
L’onore di essere il primo sindaco eletto del secondo dopoguerra non permise a Costanza di terminare il mandato. A pochi mesi dall’elezione rassegnò le dimissioni per cause lavorative.
Prese il suo posto il vicesindaco Giuseppe Dolcetti, dimissionario anch’egli nel 1950, ma non prima d’aver avviato le pratiche per la realizzazione dell’ospedale.
Seppur sotto commissario l’attività politica non si fermò.
Nel mentre Spaltro (colui che più di tutti lottò per la realizzazione dell’ospedale) ricostituiva la sezione socialista, la Democrazia Cristiana, forte del consenso elettorale, nel 1952 iniziò la sua grande epoca con l’elezione a sindaco di Sergio De Judicibus.
Inaugurazione Palazzo degli Uffici. A sinistra Sergio De Judicibus. Foto E.C. Banfield |
Chiaromonte si avviò verso il cambiamento storico e, seppur orfani del collegio elettorale passato definitivamente sotto Lagonegro, si confermò punto strategico istituzionale di tutto il circondario.
Il due volte sindaco Pasquale Grandinetti. Foto M. Grandinetti |
Seguirono la costruzione del plesso della scuola elementare, delle scuole medie a Santa Lucia e dell’ospedale, nonché netti miglioramenti su tutto il territorio.
Con l’elezione di Pasquale Grandinetti nel 1956 iniziarono anche le aspre battaglie politiche di Chiaromonte.
Erano anni dove la politica coinvolgeva tutti, persino i parroci delle due chiese.
Per nulla rari gli episodi di violenza.
I comizi divennero trincee con numerosi carabinieri a spartire le fazioni
L’inimicizia politica durava anni, in alcuni casi addirittura tutta la vita.
Arnaldo Spaltro. Foto in gentile concessione della famiglia. Si prega la non diffusione altrove. |
Avrebbe sicuramente ritentato la candidatura a sindaco nel 1960, ma il tempo gli fu fatale, e Chiaromonte perse prematuramente uno dei personaggi più amati della sua storia.
La DC della sua forza, però, ne fece anche il proprio tallone d’Achille, tanto che nel 1960 furono addirittura due le liste legate al partito, della quale una guidata dal riconfermato sindaco Grandinetti.
Il Colonnello Giovanni Viviano |
Candidatosi al Senato nel 1963, senza riuscire nell’impresa, divenne sindaco nel 1965, e come tale terminò le pratiche dell’ospedale, posandone la prima pietra.
Nello stesso periodo tornarono i socialisti guidati da Franco Dursi e Vincenzo Tepedino, genero di Spaltro.
Alle comunali del 1970 con Filippo De Marco alla guida, non riuscirono a sconfiggere il colonnello passato alla DC, ma alle regionali della stessa tornata, Tepedino alleggerì la sconfitta in un testa a testa contro il colonnello che rassegnò le dimissioni da sindaco nel 1971.
A sostituirlo Alfredo Tallarico, già vice sindaco, e con i socialisti sempre più agguerriti contro il dominio democristiano, iniziò la più aspra guerra politica della nostra storia.
Alfredo Tallarico Immagini RAI |
La campagna elettorale divenne campo di battaglia con massimo sfogo durante i comizi, ancor più di quelli degli anni 60.
Rafforzata l’alleanza con il PCI e il PSIUP, i socialisti sconfissero la Democrazia Cristiana guidata da Alfredo Tallarico, e con Vincenzo Tepedino sindaco iniziò la seconda epoca socialista Chiaromontese.
Il verdetto, però, non mise fine alla rivalità.
Vincenzo Tepedino Immagini RAI |
Dopo dissapori interni che divise la sezione e causò il passaggio di alcuni tesserati al PSI, tra i quali Tonino Vozzi che in quell’anno sotto la bandiera socialista divenne consigliere provinciale, i comunisti presentarono una loro lista senza intaccare però la crescita dei socialisti che vinsero nuovamente contro Tallarico dopo un asprissima campagna elettorale.
“Facciamo largo ai giovani”
Con Tallarico e Tepedino ritirati, questo il motto per la tornata del 1985.Presero il loro posto Vozzi per il PSI, riconfermato alla provincia e nuovamente alleato con il PCI, e Giuseppina Sergio per la DC, prima donna della storia che, seppur mantenne quasi intatto l’elettorato, nulla potè contro l’avversario.
Tonino Vozzi, quattro volte sindaco di Chiaromonte |
La caduta della prima Repubblica avviò Chiaromonte verso il lungo periodo delle liste civiche.
Rieletto senatore nel 1994, sempre in alleanza con i comunisti (allora confluiti nel PDS), Vozzi si riconfermò per la terza volta sindaco nel 1995, ma per una sola manciata di voti contro la lista civica guidata da Luigi Viola (ex DC) che nel 1999, dopo una lunga e battagliata campagna elettorale che vide il paese nuovamente diviso, eletto sindaco mise fine alla seconda epoca socialista di Chiaromonte, riconfermandosi anche nel 2004 con larga vittoria.
Luigi Viola due volte sindaco di Chiaromonte e consigliere provinciale |
A scendere in campo per le comunali del 2014 fu Valentina Viola che, ricompattate le vecchie alleanze del padre Luigi scomparso tragicamente nel 2010, vinse contro Vozzi divenendo la prima donna di Chiaromonte eletta sindaco.
Riconfermata anche nel 2019 e nel 2024…
No, non è un errore di pubblicazione.
Finisce così, con tre puntini sospensivi, la storia politica di Chiaromonte.
Gli ultimi decenni troveranno spazio ed esterneranno dettagli nelle prossime pubblicazioni, perché essa non ha fine, ha ancora tanto da raccontare, e io, attento, son sempre pronto ad aggiornarla.
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Fonti:
Chiaromonte. Economia, amministrazione pubblica, cultura di F. Elefante 1990
Le basi morali di una società arretrata di E. C. Banfield
Ministero dell'Interno - eligendo
Ufficio elettorale Comune di Chiaromonte
Archivio storico personale
Fonti visive
Chiaromonte, un paese dentro di noi. RAI 1980
Ringrazio per le informazioni
Antonio Vozzi
Franco Dursi
Giannino Roseti
Franco Amendolara
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Nella lista si Spaltro ( quella con Garibaldi)c'era anche Donadio Oreste Ascanio, mio padre
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