Nicholas Launt. Foto Ancestry.com |
di G.D. Amendolara
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Storia inserita in Archivio > I grandi Chiaromontesi
e nella rubrica Verso l'America
Quanti ne sono partiti per l'America?
Tanti, e tra loro tantissimi nostri paesani.
In molti sono rientrati. In tanti sono rimasti ed hanno creato li la loro fortuna, e tra questi coloro che nella loro terra non sono più tornati.
Questa che racconto è la storia di Nicola Landi, registrato a New York come Nicholas Launt, perché all’epoca in molti all'anagrafe Newyorkese non avevano voglia di scrivere correttamente il cognome (trascrivevano quello che capivano).
Il nome invece lo americanizzò, come facevano in molti, per ambientarsi e anche per dire grazie a quella terra che gli regalava quella fortuna che quella natìa non le aveva dato.
Mentre iniziava la sua avventura oltre oceano, perse tragicamente la famiglia in paese a causa di un epidemia, ma non si arrese e andò dritto per la sua strada.
Cominciò come operaio nella O&W railroad, contribuendo alla costruzione della linea ferroviaria che univa varie zone dello Stato di New York. Seppe farsi notare per la dedizione al lavoro, tanto che gli fu chiesto se vi erano altri suoi paesani disponibili a lavorare in quel progetto. Avevano bisogno di gente della sua stessa personalità, quindi di altri Chiaromontesi.
Ne arrivarono molti, che prese sotto la sua protezione, e che diedero l’aiuto più grande per la realizzazione del progetto.
Oltre al cantiere, dedicò il suo tempo anche ad altre attività tra cui un negozietto nella sua casa, dove vendeva prodotti italiani importati, permise a molte donne di poter produrre il pane italiano costruendo dei forni e aprì addirittura una filiale bancaria che gestiva con la moglie, dove aiutava i suoi paesani e gli italiani a gestire i propri soldi.
Grazie a tutto questo suo da farsi avrebbe dovuto vivere nel lusso, ma rimase umile, perché il suo unico interesse era poter vedere felice e soddisfatto chi come lui sacrificava la propria vita per poter vivere dignitosamente.
In tutto questo non dimenticò mai casa sua, Chiaromonte, ma non potè tornarci tante volte quanto voleva.
© Walton Historical Society |
Sposò Rose, che scomparve giovane, con la quale ebbe tre figli. La seconda divenne la prima italiana a laurearsi a Walton.
Si pensionò dopo 50 anni di onorato servizio nell’azienda ferroviaria, e visse tranquillo fino alla fine dei suoi giorni.
Si spense serenamente il 13 maggio del 1945 all’età di 86 anni.
Si pensionò dopo 50 anni di onorato servizio nell’azienda ferroviaria, e visse tranquillo fino alla fine dei suoi giorni.
Si spense serenamente il 13 maggio del 1945 all’età di 86 anni.
Nicholas anziano. Foto Ancestry.com |
La comunità Chiaromontese a Walton, la più numerosa negli Stati Uniti, ha saputo rendergli onore e lo ricorda ancora.
Nicholas ha portato in quella terra tutto quello che la sua le aveva insegnato: sacrificio e amore.
Nicholas ha portato in quella terra tutto quello che la sua le aveva insegnato: sacrificio e amore.
Ricordarlo è un gesto di riconoscenza non solo verso un Chiaromontese, ma soprattutto verso un grande Uomo.
Racconta così Eleanor Belmont nel suo meraviglioso libro “From Chiaromonte to Shepard Hill”, dove racchiude la storia dei nostri paesani a Walton.
Potete acquistarlo qui: https://www.waltonhistoricalsociety.org/whs-store/chiaromonte-jpg-257x398-pixels/
Fonte: From Chiaromonte to Shepard Hill, di Eleanor Belmont.
© WALTON HISTORICAL SOCIETY
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Un'altra delle bellissime e preziose storie che sono fondamentali per capire chi eravamo e come dovremmo essere
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