Di G. D. Amendolara
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Storia inserita in archivio > Storie Chiaromontesi
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| La neve di Natale 1985 |
Nota: il ricordo che state per leggere, e i dettagli ad esso annessi, sono frutto di un lavoro d'impulso, quindi veloce. Presenta sicuramente qualche errore ortografico, ma nel pochissimo tempo a disposizione il desiderio di condivisione sorpassava di gran lungo tutto il resto.
Vi auguro buona lettura.
24 dicembre 1985.
Una vigilia di Natale come le altre, almeno sino ad allora.
Freddo, nemmeno tanto, molto strano per quei tempi dagli autunno che parevano inverni e con i cannuièrë penzolanti sin da metà mese anche senza neve.
Il cielo sin dal mattino non prometteva bene. Strano, dallo sfondo bianco con banchi di nuvole grigie che lentamente attraversavano Chiaromonte. Pareva cielo da neve, ma troppo aperto per regalare la speranza di un bianco Natale come non accadeva da anni.
Calato il buio, a casa nostra il fuoco nel camino, in procinto di estinguersi in attesa della posa del Ceppo di Natale, coi suoi ultimi tizzoni cominciò a scaldare come se alimentato da chissà quanta legna.
“U fuòchë còcë” esclamò la nonna. “Avìssa nëvëcæ?”.
Lo diceva tutte le volte che il fuoco era “caldo assai”, scatenando curiosità in noi bambini che correvamo impazziti alla finestra che affaccia sul Purtiello, rimanendo puntualmente delusi, ma non quella sera.
Le urla di gioia confermarono le previsioni del fuoco. Nevicava, e anche bene.
I fiocchi caddero copiosamente continuando tutta sera e anche la notte.
Ci risvegliammo sotto un manto di neve spesso oltre 50 cm, chi la misurò dice addirittura 65.
Era Natale, finalmente il bianco Natale, e Chiaromonte vestito di bianco pareva il presepe più bello del mondo.
La neve durò intatta alcuni giorni.
Cominciò a sciogliersi il 28 dicembre a causa di un misto pioggia-neve, nèva fràcëdë come diciamo in dialetto.
Quella meravigliosa sorpresa parve quasi un preavviso di ciò che accadde due mesi più tardi, esattamente la notte tra l’11 e il 12 febbraio del 1986, con la nevicata straordinaria caduta tra il centro e parte del sud Italia, inclusa Chiaromonte.
La nevicata del 24 dicembre 1985 regalò tanta gioia nei Chiaromontesi, soprattutto nei bambini e nei ragazzi.
Da allora, seppur non con lo stesso effetto, ci furono altri bianco Natale.
Nel 2001 nevicò abbondantemente fino agli inizi della seconda metà di dicembre. Passammo il Natale con qualche chiazza di neve sparsa tra il paese e parte delle campagne.
Nel 2003 invece di neve ne cadde tanta, ma il 23 dicembre, mentre il 24 dicembre 2024 cominciò a nevicare sin dalle prime ore del mattino, sciogliendosi poi in un nonnulla a causa della pioggia caduta il giorno stesso.
Non dimentichiamo nemmeno il 1973, quando di neve ne cadde in abbondanza sin dai primi del mese, e da menzionare è anche il 1987, quando durante la rappresentazione del presente vivente in piazza, qualche chicco di neve lasciò ben sperare, ma passammo il giorno di Natale con una bella giornata di sole.
La nevicata del 1985, seppur creò qualche disagio, rimase impressa nella memoria di tantissimi Chiaromontesi.
Un evento non raro quello della neve, seppur negli anni 80 e 90 la sua mancanza non faceva sentire.
Oggi la neve è ormai un illusione di un giorno o due al massimo, sempre a gennaio, e la pioggia la porta via come se nulla fosse.
Chissà mai se rivedremo un Bianco Natale.
La storia insegna che tutto passa, tutto cambia ma soprattutto tutto torna, proprio come la neve a Natale sul presepe più bello del mondo.
Una vigilia di Natale come le altre, almeno sino ad allora.
Freddo, nemmeno tanto, molto strano per quei tempi dagli autunno che parevano inverni e con i cannuièrë penzolanti sin da metà mese anche senza neve.
Il cielo sin dal mattino non prometteva bene. Strano, dallo sfondo bianco con banchi di nuvole grigie che lentamente attraversavano Chiaromonte. Pareva cielo da neve, ma troppo aperto per regalare la speranza di un bianco Natale come non accadeva da anni.
Calato il buio, a casa nostra il fuoco nel camino, in procinto di estinguersi in attesa della posa del Ceppo di Natale, coi suoi ultimi tizzoni cominciò a scaldare come se alimentato da chissà quanta legna.
“U fuòchë còcë” esclamò la nonna. “Avìssa nëvëcæ?”.
Lo diceva tutte le volte che il fuoco era “caldo assai”, scatenando curiosità in noi bambini che correvamo impazziti alla finestra che affaccia sul Purtiello, rimanendo puntualmente delusi, ma non quella sera.
Le urla di gioia confermarono le previsioni del fuoco. Nevicava, e anche bene.
I fiocchi caddero copiosamente continuando tutta sera e anche la notte.
Ci risvegliammo sotto un manto di neve spesso oltre 50 cm, chi la misurò dice addirittura 65.
Era Natale, finalmente il bianco Natale, e Chiaromonte vestito di bianco pareva il presepe più bello del mondo.
La neve durò intatta alcuni giorni.
Cominciò a sciogliersi il 28 dicembre a causa di un misto pioggia-neve, nèva fràcëdë come diciamo in dialetto.
Quella meravigliosa sorpresa parve quasi un preavviso di ciò che accadde due mesi più tardi, esattamente la notte tra l’11 e il 12 febbraio del 1986, con la nevicata straordinaria caduta tra il centro e parte del sud Italia, inclusa Chiaromonte.
La nevicata del 24 dicembre 1985 regalò tanta gioia nei Chiaromontesi, soprattutto nei bambini e nei ragazzi.
Da allora, seppur non con lo stesso effetto, ci furono altri bianco Natale.
Nel 2001 nevicò abbondantemente fino agli inizi della seconda metà di dicembre. Passammo il Natale con qualche chiazza di neve sparsa tra il paese e parte delle campagne.
Nel 2003 invece di neve ne cadde tanta, ma il 23 dicembre, mentre il 24 dicembre 2024 cominciò a nevicare sin dalle prime ore del mattino, sciogliendosi poi in un nonnulla a causa della pioggia caduta il giorno stesso.
Non dimentichiamo nemmeno il 1973, quando di neve ne cadde in abbondanza sin dai primi del mese, e da menzionare è anche il 1987, quando durante la rappresentazione del presente vivente in piazza, qualche chicco di neve lasciò ben sperare, ma passammo il giorno di Natale con una bella giornata di sole.
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| La spolverata del 1987 |
La nevicata del 1985, seppur creò qualche disagio, rimase impressa nella memoria di tantissimi Chiaromontesi.
Un evento non raro quello della neve, seppur negli anni 80 e 90 la sua mancanza non faceva sentire.
Oggi la neve è ormai un illusione di un giorno o due al massimo, sempre a gennaio, e la pioggia la porta via come se nulla fosse.
Chissà mai se rivedremo un Bianco Natale.
La storia insegna che tutto passa, tutto cambia ma soprattutto tutto torna, proprio come la neve a Natale sul presepe più bello del mondo.
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