Ottobre 2024 mese dedicato a Zë Giuànnë “u ‘Mbrònë” Cuccarese

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C'era una volta un Re

di G.D. Amendolara
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Storia inserita in Archivio > Storie Chiaromontesi

Mi scuso con i lettori per la possibile presenza di errori ortografici, ma nonostante il poco tempo a disposizione, non ho voluto mancare nel ricordare un grande personaggio Chiaromontese nel giorno del ventesimo anniversario della sua scomparsa, il 28 dicembre 2004.


"Uno, due, tre
evviva u Re"

Se dovessi parlare di colui che sto per raccontare come farebbe chiunque, allora comincerei così…
C’era una volta Maumà, 
che da sobrio tanto odiava questo nome.
Lo conoscevano tutti, quasi fosse il personaggio più importante del paese.
Amava esibirsi con i suoi abiti eccentrici, i suoi balletti e dimostrando ai più giovani che lo invitavano a giocare a calcio quelle peripezie che tanto lo resero celebre nelle storiche partite tra paesi limitrofi, e non solo.
Ecco…
Continuerei così per ore, giorni, entrando nei minimi particolari, anche quelli sconosciuti a molti, tralasciando però quegli aspetti importanti che mi hanno spinto a scrivere di lui, per questo ricomincio…
C’era una volta un Uomo,
che la vita ebbe segnata sin dal giorno della nascita.
Pagò caramente la disobbedienza verso quella madre amorosa e desiderosa di vederlo realizzato altrove, finendo sotto il bersaglio di chi cuore non aveva, come colui che lo pagò del duro lavoro donandogli del cibo da mangiare insieme ai maiali.
Conobbe così il peggiore dei suoi mali, colui che lo trasformò in Maumà, per i troppi un ubriacone abitudinario, un disadattato, un giullare del quale ridere durante le sue bizzarrie.
Cominciò così a cercare la felicità donandone agli altri in mille modi possibili travestendosi in modo eccentrico, con i suoi balletti memorabili e accettando persino sfide pericolose, tra le quali quella che lo immortalò in una foto rimasta per anni nella bacheca in piazza.
Era appassionato di calcio, soprattutto giocato, tanto da definirsi Re, inconsapevole che quel titolo gli sarebbe calzato a pennello, perché di animo buono e nobile.
Odiava nel frattempo quel nomignolo datogli per sfottò, dimostrando appena possibile di non essere ciò che consideravano.
Amava Chiaromonte, i Chiaromontesi e la vita, tanto da salvarne tante, di vite, grazie al suo essere donatore di sangue universale, volontario e disponibile, sempre, anche quando, armato di pala, era il primo a spalare la neve per le vie del paese, quando di neve ne cadeva tanta.
Il Re, qualche settimana prima della sua scomparsa

D’un tratto però il peggiore dei suoi mali gli presentò il conto e lo ammalò malamente e, nonostante la resistenza e l’attaccamento alla vita, lo spense in un freddo giorno d’inverno.
Chiaromonte perse così il suo RE, uno tra i più grandi Chiaromontesi della storia, un uomo buono, educato, disponibile, un Signore anche con coloro che in vita lo ignorarono.


In ricordo di Antonio Vitale
"U Rè"

Chiaromonte 1947
Potenza 2004

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OTTO DICEMBRE, UN GIORNO, DUE FESTE

Di G.D. Amendolara
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Storia inserita in Archivio > Storie Chiaromontesi

Due generazioni in grotta agli inizi degli anni 2000.
Foto G. Durante

Chiaromonte, 8 dicembre.
Il sole è sorto da poco e il suo fievole calore lotta contro l’impenetrabilità del freddo.
La neve sulle montagne alimenta in noi la speranza di vederne cadere sul paese, ma raramente accade prima di Natale. Al massimo spolvera e scatena le ire di chi raccoglie le olive.
Al forte odore dei camini accesi si sposa quello del fritto.
È festa, è da ‘Mmaculætë, e i scaudatièllë non pònë mangæ.
Sono i dolcetti tradizionali, chiamati anche i dòlcë di pòvërièllë per i pochi ingredienti che richiedono, come a pëgnulætë, arricchita però dal miele e dagli zuccherini colorati.
Per le zeppole e i cauzungìnë c’è ancora da aspettare, ma in qualche casa è possibile trovarne, se tempo e forza lo hanno permesso, vista la campagna di raccolta delle olive che impegna quasi tutte le famiglie.
Alle dieci e mezza la campana della chiamata riempie la piazza. Centinaia di fedeli, ben vestiti, acconciati e ‘mbërluccætë, affollano all’inverosimile la chiesa per la solenne messa, mentre all’esterno il passeggio si riempie di gente, così come i bar aperti.
A mezzogiorno risuonano le campane. È finita la messa e i fedeli escono ammaliati dal presepe realizzato dai volontari e dal parroco.
In un niente si svuotano la piazza, il passeggio e i bar. È ora di pranzo, e ora viene il bello, perché è du SpërtusaVùttë, e u vìnë nuòvë s’edda assaggiæ.
Che prëcëssiònë dòppë mangiætë pë dërètë i mùrë, in paese e pùrë pë fòrë.
Nessuna grùtta chiusa. Tutte aperte, cu përtùccë pròndë e anguna cosarèllë da mangiæ sòpë a buffëttèllë.
In qualcuna si porta avanti ancora un’antica tradizione legata sia alla festa che al periodo di caccia. Infatti, proprio i cacciatori nel giorno dell’Immacolata servivano ai loro compari un gatto selvatico cucinato ‘nda pëgnætë. Anche chi non è cacciatore cercava e cerca di portarla avanti, ma con uno dei tanti gatti randagi che girano in paese¹.

SpërtusaVùttë anni 30.
Foto Enzo Figundio

La sirena delle diciassette ufficializza l’inizio delle feste natalizie.
Partono le canzoni dall’altoparlante sul campanile. Le classiche din don dan, tu scendi dalle stelle, astro del ciel e le zampogne che spesso pare prendano una curva alla cuccætë a causa della cassetta o dell’LP ormai datati.
Fanno la loro comparsa anche i petardi, che sino a capodanno non lasceranno indenni nemmeno i bidoni della spazzatura.
Mancano solo le luci e gli addobbi nei negozi e per le strade, ma come sempre, se non è il quindici non faranno la loro comparsa.
Scende così la notte su Chiaromonte.
Le strade vuote d’un tratto si riempiono dë scìmmië e cuccuvèllë ‘mbëllëcciætë² ca murë murë së rëcògliënë alla cæsë.
Smette di fumare l’ultimo camino.
Il silenzio si sposa col gelo, e con l’ultimo botto che spara lontano finisce l’otto dicembre, per Chiaromonte un giorno, due feste.
E còmë a nièndë arrìvë Natælë…


Note:

1 Una tradizione del tutto perduta, almeno...
2 scìmmië e cuccuvèllë ‘mbëllëcciætë sono tre modi di dire di una persona ubriaca, alticcia.

Storie allegate
(Cliccate sul titolo)


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